La zona in cui è posta la costruzione, in particolare il grande ponte sovrastante, prende il nome da questa struttura che un tempo era il canile municipale di Fabriano e che poteva ospitare fino ad una quindicina di animali.
Qui venivano portati, per qualche giorno, i cani catturati in città e nei territori limitrofi. Se nessuno veniva a reclamarli, gli animali venivano barbaramente uccisi.
L'intero locale è diviso da diaframmi di cemento che formano dei veri e propri scomparti ognuno dei quali ospitava un cane. Sui muri vi sono ancora gli anelli dove gli animali erano legati con catene cortissime che non davano loro possibilità di movimento.
Nel locale retrostante, totalmente privo della luce solare vi sono altri box, forse destinati a cani che dovevano essere isolati dagli altri, probabilmente più aggressivi.
La struttura risale a circa metà dell'800 con interventi successivi in cemento. Rimasta in funzione fino agli anni 50-60 del '900, l'attività di canile comunale fu poi trasferita altrove.
Informazioni storiche in collaborazione con Fabriano Storica
